In questi
giorni ricorre l’anniversario della scomparsa di una delle figure senz’altro
più luminose della storia dell’Italia del secolo passato, Giuseppe Dossetti. La sua esperienza,
che va dal suo impegno nella Resistenza,
alla sua attività politica nella Democrazia cristiana, alla scelta monastica,
caratterizzò una vicenda umana e cristiana di straordinaria intensità in una
fase cruciale della storia italiana.
Dopo la
guerra Dossetti insieme a Fanfani,
Lazzati
e La Pira
fondò il movimento "Civitas humana" per continuare quell'intenso
lavoro di comune maturazione iniziato intorno agli anni '40 e al fine di
orientare il mondo cattolico verso una riforma politica e sociale ispirata
all'eguaglianza e alla partecipazione. Eletto alla Costituente, notevole fu anche il suo contributo all'impostazione
della struttura politica delle linee di sviluppo del nuovo stato nella stesura
della Costituzione, offrendo spunti e
soluzioni felici nella parte che si occupa dei diritti e doveri dei cittadini.
Nel
1960, dopo la sua scelta religiosa, Dossetti partecipò ai lavori del Concilio
Vaticano II come collaboratore del cardinale Lercaro, dando un forte sostegno –
anche in base alla sua esperienza politica - alle posizioni della parte
progressista dell’assemblea, favorevole a un rinnovamento della Chiesa intesa
come servizio all’uomo e non come alleata al potere.
Dossetti riusciva ad
essere profeta, perché aveva
un fiuto della storia, la sapeva leggere e quindi individuava le pagine
successive della vicenda umana scorgendo lo spostamento del baricentro del
mondo e i grandi cambiamenti, anche quelli che si stavano determinando alla
fine del ‘900. Notevole fu in questo senso la sua percezione e attenzione
all’importanza crescente dell’islamismo.
Come promotori
del Giardino dei Giusti di
Pistoia, abbiamo creduto ineludibile inserirvi una pietra dedicata a questa
nobile figura sempre impegnata, in ogni momento della sua vita operosa, a dare
concretezza ai valori più profondi della democrazia
e del Vangelo, in un costante
servizio verso i più deboli.
Anche nei suoi ultimi anni si impegnò con grande
decisione contro i tentativi immotivati e prevaricanti di stravolgere la Carta Costituzionale. Perciò il suo insegnamento e la sua testimonianza
appaiono oggi di grande attualità, dato che un’oligarchia – espressione di un
Parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale - vuole di nuovo procedere a profondi stravolgimenti istituzionali implicanti la
stessa Costituzione.
Sul piano
religioso il pontificato di papa
Francesco, nei gesti e nei documenti teso continuamente a riaffermare i
principi fondanti e lo spirito del Concilio,
sembra ricordarci spesso le altissime parole di questo grande profeta:
« Forse già in questi giorni si preparano nuovi presidi, nuove
illusioni storiche, nuove aggregazioni che cerchino di ricompattare i
cristiani. Ma i cristiani si ricompattano solo sulla parola di Dio e
sull'Evangelo! La Chiesa stessa, se non si fa più spirituale, non riuscirà ad adempiere
la sua missione e a collegare veramente i figli del Vangelo! »
Giancarlo Niccolai – Centro Studi “Giuseppe Donati”
di Pistoia
Mauro Matteucci – Centro di documentazione e di
progetto “don Lorenzo Milani” di Pistoia