Centro Studi “G. Donati” Pistoia: Natale 2015
"Non posso sopportare l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali". Così inizia la lettera scritta oltre vent'anni fa in occasione del Natale da don Tonino Bello, vescovo di Molfetta.
Prendendo spunto dalle parole di questo uomo di Dio, anche il centro studi "G. Donati" vuole salutare tutti voi amici che in questi anni di attività a favore della pace avete dimostrato il vostro sostegno e la vostra cura all'uomo, a ogni uomo che vive in situazioni di emarginazione, di odio, di violenza e di guerra. Nel lento ma necessario cammino di tutte quelle persone che hanno il coraggio di credere alla pace, non possiamo oggi accontentarci di una espressione che non porti con sé il senso di ciò che celebriamo. Le famiglie che vivono l'emarginazione della povertà, i bambini che muoiono annegati nel cimitero del mar Mediterraneo alla ricerca della sicurezza e di una vita migliore, i rifugiati che nella loro fuga verso la libertà invece di braccia aperte incontrano muri di filo spinato, i tanti giovani ai quali è negato il futuro da sistemi economici che creano ingiustizie sempre più grandi, i popoli che vivono sotto la continua minaccia della guerra: è a tutti questi che siamo chiamati a rispondere con la nostra buona operosità per un Natale diverso.
Allora, cari amici, l'unico vero augurio che oggi può essere condiviso è quello di un buon Natale perché sul nostro vecchio mondo che muore nasca la speranza è la realtà di un mondo pacificato.
Il presidente Giancarlo Niccolai
don Alessandro Carmignani
Premio Letterario Internazionale di Narrativa e Poesia "Giorgio La Pira"
Il mondo di oggi ha bisogno sempre più di persone che sappiano “convertire in investimenti di pace gli investimenti di guerra, trasformare in aratri le bombe, in astronavi di Pace i missili di guerra” Giorgio La Pira
martedì 22 dicembre 2015
domenica 20 dicembre 2015
Il Presidente delle Comunità Islamiche Italiane incontra gli studenti del Liceo Classico di Pistoia
Lunedì
21 dicembre, alle ore 9, nell'aula magna del liceo Forteguerri-Vannucci
di Pistoia, gli studenti incontreranno Izzeddin Elzir, imam di Firenze e
presidente dell'U.CO.I.I. (Unione delle Comunità Islamiche d'Italia).
L'evento, dal titolo "CONOSCERE L'ISLAM", è il secondo all'interno del
ciclo di incontri previsti sui temi dell'intercultura e del dialogo
interreligioso, oggi più che mai al centro di infuocati dibattiti. Il
primo incontro, lunedì 26 novembre scorso, con frère John monaco della
comunità ecumenica francese di Taizé, fu possibile grazie alla sua
presenza in occasione del Premio internazionale della pace, della
cultura e della solidarietà intitolato a Giorgio La Pira e promosso dal
Centro Studi "G. Donati". Tra l'altro anche lo stesso imam di Firenze è
stato insignito dello premio nel 2012.
Ciò
che ha spinto la scuola a promuovere questa serie di incontri,
attraverso soprattutto il contributo di alcuni insegnanti, è stata la
consapevolezza della necessità di conoscere per comprendere
adeguatamente il mondo nel quale viviamo. Soprattutto a partire dai
fatti tragicamente noti degli attentati a Parigi, tutti gli studenti
hanno manifestato il desiderio di conoscere più a fondo ciò che i media
trattano spesso con grande superficialità se non addirittura in modo
tale da veicolare informazioni parziali o scorrette sui protagonisti di
molti eventi di cronaca. E l'Islam, oggi spesso sul banco degli
imputati, è non solo una religione ma soprattutto un mondo che
l'Occidente, l'Europa, l'Italia ma anche i giovani sono chiamati a
conoscere soprattutto ascoltandone i rappresentanti affidabili così da
comprenderlo meglio ed evitare giudizi affrettati o fuorvianti. La
conoscenza è la via del dialogo e della convivenza pacifica. E l'imam di
Firenze torna a Pistoia, nella scuola, dove le nuove generazioni si
formano, per raccontare e per rispondere alle tante domande che gli
studenti non mancheranno di porgli. Una considerazione porta ad
azzardare come anche la città di Pistoia dovrebbe maggiormente muoversi
per attivare percorsi di conoscenza e di scambio fra le diverse culture e
le diverse religioni perché il dialogo frutto della conoscenza
reciproca e dell'incontro fraterno diventi davvero la rinnovata via per
la pace. Quello che la scuola italiana, anche il liceo
Forteguerri-Vannucci, cerca di fare attraverso uno stile di accoglienza e
scambio che quotidianamente sperimenta nelle proprie classi con i
propri alunni.
Iscriviti a:
Post (Atom)