Centro Studi "G. Donati" Pistoia
Sono
ormai trascorsi quasi 70 anni da quando anche la nostra città di Pistoia si
liberò unitamente alle vittoriose armate alleate - e definitivamente - dalla
lunga oppressione nazifascista. Nel passato si è - giustamente - molto
insistito sul ricordo di chi ha combattuto con le armi in pugno. Questa, però,
era una piccola avanguardia di un esercito di gran lunga più numeroso che
resistette dimostrando con eroismo incomparabile e silenzioso, veramente
meraviglioso e senza precedenti nella storia dell'Italia. Chi erano?
Milioni
di contadini che in tutte le maniere rifiutarono di consegnare il bestiame alle
autorità nazifasciste. Migliaia di operai delle fabbriche militari (a Pistoia
SMI e San Giorgio) che sabotavano la produzione militare. Erano artigiani, commercianti,
bottegai che ignoravano le draconiane imposizioni delle autorità nazifasciste.
Questo
era l'esercito, nella stragrande maggioranza cattolici, che non combatteva con
le armi, ma con la disobbedienza passiva. Non volevano né aspettavano ricompense,
erano mossi dall'amore di patria e dalla loro fede negli ideali cristiani.
Questo
"esercito" aveva dei centri di raccolta nelle parrocchie e nei
conventi maschili e femminili che senza parere svolsero un'opera attiva per
proteggere gli ebrei dalla deportazione nei lager di sterminio, i giovani
renitenti alla leva di Salò dalla fucilazione, gli uomini dalle razzie
nazifasciste e anche gli antifascisti e i partigiani dai rastrellamenti. I
sacerdoti, le suore, i frati rischiavano la vita per queste azioni, tanto più
meritorie perché non chiesero ricompense.
Sono
gli stessi centri che anche oggi provvedono a sfamare e accogliere tante
persone bisognose o in fuga dal proprio paese perché perseguitate o in cerca di
una vita migliore.
Nel
70° della Liberazione si ricordi quanti, cattolici e laici anonimi, furono le
retrovie sicure della Resistenza e che ancora oggi si impegnano per superare
questo momento di grave crisi economica, sociale e politica del nostro paese.
Viva
le Resistenza!
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