Una soluzione è possibile, è necessaria perché stare dalla parte del
malato e del più debole è compito di una società avanzata come la nostra
Il Centro Studi “Giuseppe Donati”
da sempre è attento all’evoluzione sociale del nostro paese, e per volere dei
suoi componenti, osserva la società per dire la sua a proposito dei temi di
maggiore rilevanza e attualità.
Un tema che viene sottaciuto, di
cui nessuno al momento parla ma che va fortemente a colpire molte famiglie è
quello della prossima chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. I malati ospitati infatti sono circa 1400, di
cui solo 446 dichiarati dimissibili e 160 quelli presi in cura dalle Asl di
riferimento. Del resto cosa ne sarà? Come potranno le famiglie far fronte a
queste nuove difficoltà? Come rende noto il Professor Claudio Mencacci,
presidente degli Psichiatri italiani, nessuna nuova struttura sarà pronta fino al
2015.
Probabilmente la chiusura,
prevista per il prossimo 31 marzo, sarà prorogata a fine 2013 ma l’incertezza su questo tema rende
difficoltosa la vita di queste famiglie, che in silenzio e con l’aiuto delle
associazioni di volontariato si stanno attivando per trovare una soluzione.
Come spiega il presidente di
stopOpg Stefano Cecconi il rischio però è che si trovino soluzioni
improvvisate, uno scaricabarile fra governo e Regioni che porti ad una
riapertura di piccole strutture sparse sul territorio uguali a piccoli
manicomi.
Come afferma il Presidente
Giancarlo Niccolai, << questo è un problema reale ed attuale, che
certamente non ha la portata della crisi economica o di governabilità che oggi
è di fronte a tutti ma che colpisce la popolazione, tante famiglie che vivono
la difficoltà dell’imminente chiusura di questi ospedali. Una soluzione è
possibile, è necessaria perché stare dalla parte del malato e del più debole è
compito di una società avanzata come la nostra.>>
Manuel Cesarini
Ufficio Stampa Centro
Studi G. Donati
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