CHITI: FARE PIENA LUCE, NO RINUNCE CON DECISIONI BUROCRATICHE
Vertici politici non devono anticipare conclusioni delle verifiche, ma pretenderle
"La storia delle primarie di Napoli solleva sempre più preoccupazione e sconcerto: il voto differenzia di poche centinaia di consensi i primi due candidati. Ci sono testimonianze di un suo possibile inquinamento. Compito degli organi di garanzia è quello di approfondire esistenza e ampiezza dei fenomeni di distorsione del voto, non di rinunciare sbrigativamente a far piena luce, con decisioni burocratiche".
Lo afferma il Senatore del Pd Vannino Chiti
"Purtroppo - aggiunge Chiti - come ancora una volta si dimostra, spesso, ancor più a livello locale, pesano condizionamenti correntizi.
I vertici politici non devono anticipare con pronunciamenti le conclusioni delle verifiche, ma pretenderle. In gioco non ci sono semplicemente Valeria Valente e Antonio Bassolino: ci siamo tutti noi. Sono chiamati in causa il Pd e la sua credibilità, la fiducia verso il partito da parte di tanti cittadini.
Per questo non ci è richiesto di essere tifosi di uno o dell'altro candidato, ma di esigere rigore e trasparenza".
I vertici politici non devono anticipare con pronunciamenti le conclusioni delle verifiche, ma pretenderle. In gioco non ci sono semplicemente Valeria Valente e Antonio Bassolino: ci siamo tutti noi. Sono chiamati in causa il Pd e la sua credibilità, la fiducia verso il partito da parte di tanti cittadini.
Per questo non ci è richiesto di essere tifosi di uno o dell'altro candidato, ma di esigere rigore e trasparenza".
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