Premio Letterario Internazionale di Narrativa e Poesia "Giorgio La Pira"

Il mondo di oggi ha bisogno sempre più di persone che sappiano “convertire in investimenti di pace gli investimenti di guerra, trasformare in aratri le bombe, in astronavi di Pace i missili di guerraGiorgio La Pira

venerdì 30 dicembre 2016

Auguri di Buon Anno

Costruire, Edificare, Aprire, Dialogare per guardare avanti.
Questo è ciò per cui il Centro Studi "G. Donati" di Pistoia lavorerà nell'anno 2017 a favore della giustizia e della pace con lo sguardo rivolto verso le sofferenze del mondo.
Auguri per un felice Anno Nuovo!

Giancarlo Niccolai - Presidente Centro Studi "G. Donati"
Alessandro Carmignani - Responsabile Cultura Centro Studi "G. Donati"


Video realizzato da Chiara Colombo


venerdì 16 dicembre 2016

Comunicato Stampa della Mostra "MIGRANTI, LA SFIDA DELL'INCONTRO e la CROCE DI LAMPEDUSA"



La parrocchia di San Niccolò a Marliana ha organizzato, nel periodo natalizio, una serie di iniziative che ricordano il dramma di tante persone in fuga dalle loro terre, che noi chiamiamo migranti. 
In collaborazione con il Centro Studi “G. Donati” e il Liceo Statale “N. Forteguerri” di Pistoia, la parrocchia si è fatta promotrice di un’importante iniziativa che vede l’esposizione della mostra “MIGRANTI, LA SFIDA DELL’INCONTRO” (realizzata con la collaborazione degli studenti dell’Università Cattolica e Statale di Milano e dell’Università di Bologna con il patrocinio della Fondazione Migrantes della CEI) nella sede del Liceo “Forteguerri” dal 19 al 23 dicembre e nella chiesa di San Niccolò a Marliana dal 24 dicembre 2016 al 2 gennaio 2017
L’iniziativa è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Caript.

La mostra, che da settembre sta girando tutta l’Italia, propone al visitatore di seguire i percorsi intrapresi dai migranti, immedesimandosi nella loro condizione umana prima che offrendo soluzioni a un problema molto complicato. Il problema dei migranti fa discutere, divide. 
La mostra lancia una provocazione: prova ad affrontare l’argomento non come un problema, ma guardando negli occhi le donne e gli uomini che emigrano. Cerca di condurre lo spettatore a chiedersi chi è quell’ “altro” che bussa alle porte delle nostre società, da quali terre arriva, perché ha deciso di lasciarle per venire dalle nostre parti. Ci rimanda alle parole pronunciate da Papa Francesco: “Non si amano i concetti, non si ama un’idea: si amano le persone. Sono uomini e donne come noi, fratelli nostri che cercano una vita migliore, affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre; cercano una vita migliore, cercavano la felicità”.
La mostra non dà una lettura politica né offre soluzioni sociali o legislative, ma punta a provocare uno sguardo positivo sull’altro: “Tu sei un bene per me”, ripeteva la scorsa estate il Meeting per l’amicizia fra i popoli che ogni anno si svolge a Rimini, dove la mostra è stata allestita per la prima volta.

La “CROCE DI LAMPEDUSA” affiancherà la mostra. Costruita con le assi dei barconi arrivati a Lampedusa e utilizzati dai disperati provenienti dalle coste libiche, vivrà a Pistoia e Marliana due tappe di questa “staffetta spirituale” espressione del mandato del Papa che nel giorno della benedizione nell’aprile 2014 disse: “portatela ovunque”.

L’ingresso è libero e al termine della visita potrà essere acquistato il catalogo della mostra.

domenica 27 novembre 2016

martedì 15 novembre 2016

Documento XXXIV Giornata Internazionale della Pace

Da parte di tutto il Centro Studi "G. Donati" di Pistoia


venerdì 11 novembre 2016

Il monaco Jihad Youssef incontra i ragazzi del Liceo Forteguerri

 XXXIV GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA PACE, DELLA CULTURA e DELLA SOLIDARIETÀ - "GIORGIO LA PIRA" - 2016
5-6-7 novembre 2016

Incontro degli studenti del Liceo Forteguerri con padre Jihad Youssef, monaco della comunità di Mar Musa (Siria).

Servizio a cura di Reportpistoia


mercoledì 9 novembre 2016

5 novembre 2016 - XXXIV Giornata Internazionale della Pace "Giorgio La Pira"

XXXIV GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA PACE, DELLA CULTURA e DELLA SOLIDARIETÀ - "GIORGIO LA PIRA" - 2016
5-6-7 novembre 2016

Proiezione del film "Fuocoammare", con interviste, per gli studenti degli Istituti Superiori Pistoiesi presso il Cinema Globo, alla presenza del dottor Pietro Bartolo protagonista del film. 
Servizio a cura di Reportpistoia


martedì 8 novembre 2016

XXXIV GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA PACE, DELLA CULTURA e DELLA SOLIDARIETÀ 
"Giorgio La Pira" 2016
Documento Vincenzo Russo



Qualcuno sentendomi leggere il documento (che allego),  mi ha fatto notare che dico le stesse cose. 
Ha perfettamente ragione: è così ma è così perchè porto in giro le riflessioni, le denunce e i bisogni del gruppo di detenuti coi quali ho un appuntamento settimanale a Sollicciano. E di conseguenza non posso cambiare a seconda delle occasioni, quanto dal gruppo emerge.
Come ho detto sono il cappellano di Sollicciano da una decina di anni. Ultimamente, proprio su richiesta dei detenuti, abbiamo creato un gruppo per riflettere insieme sul passato, (le radici, la storia di ognuno), sul presente, (il carcere, la giustizia e la pena) e sul futuro: la libertà, il reinserimento nel mondo, la speranza e la fede che possa essercene uno migliore.

Dunque analizziamo, parliamo dei nostri problemi nel carcere ma anche del mondo esterno, con gli strumenti che abbiamo, e che ci sembrano più adatti:  l'enciclica di papa Francesco prima di tutto e quanto ricaviamo dalle nostre vite, anche la mia. 
In questo ruolo di parte di un gruppo vivo meglio anche il mio ministero e mi sembra che anche gli altri ne traggano giovamento. Porto in giro i loro, i nostri pensieri, faccio conoscere le loro parole che altrimenti resterebbero sepolte nel silenzio, apro tutti gli spiragli che posso perché la conoscenza, la riflessione sono le chiavi per affrontare le difficoltà generali ed insieme quelle particolarissime del mondo carcerario. Abbiamo parlato tanto di Giubileo e di queste porte di Misericordia che si aprono.
Verranno perdonati i peccati ma vorremmo anche che terminasse la pena collegata. Abbiamo aderito alla marcia per l'Amnistia di domenica 6 novembre a distanza, non abbiamo potuto andare, ma c'eravamo coi nostri cuori e la nostra speranza.

Oggi il papa ha celebrato il giubileo dei carcerati. Per la Chiesa il GIUBILEO è l’anno della remissione dei peccati e della Riconciliazione tra gli uomini e Dio.  Papa Francesco ha voluto indire un Giubileo straordinario per diffondere la Misericordia del Signore, per ridare speranza e fiducia (fede) a tutti gli uomini        in questi anni di guerre, di crisi, di tragedie.
Potete (forse) capire cosa abbia significato per i detenuti il fatto che il papa abbia aperto il Giubileo dalle porte di un carcere e indetto un giorno, il 6 novembre, interamente dedicato ad esso.

Vorrei fortemente che questa giornata fosse occasione per fare e ricevere  proposte concrete per uscire dalla situazione tragica, drammatica che è sotto gli occhi di tutti. Papa Francesco ha spiegato bene ed in diverse occasioni cosa intende per "impegno dei cristiani in carcere": considerare i detenuti/le detenute persone e non scarti, a cui vanno comunque riconosciuti i diritti fondamentali della dignità e del futuro, fratelli, figli di Dio.  
 Il nostro impegno dunque è già tracciato, comincia con lo stare al loro fianco, ascoltarli, aiutarli ad andare alla radice dei grovigli che li hanno trascinati in questo "inferno" e accompagnarli per ritrovare i valori della fiducia negli altri e nella misericordia di Dio. 
Non è cosa facile, gli apparati dello Stato, i Servizi, tutti, dichiarano fallimento su questo terreno e proiettano nel futuro la soluzione di questa emergenza.  Emergenza che se paragonata a quanto accade nel mondo , nei paesi in guerra devastati e bombardati, nel Mediterraneo che da mare tra i più belli e ricchi di storia sta diventando un cimitero per migliaia e migliaia di migranti e di profughi senza nome, nelle regioni  terremotate dove tutto quanto costruito, vita di generazioni, scompare sotto cumuli di macerie ... se paragonati a questo e ad altro i disagi delle persone private della libertà sembrano impallidire. Loro hanno un tetto, mangiano, sono vivi.  
Ma la vita non può ridursi a questo ... mancano troppe altre cose, tutte fondamentali. 
Tutte queste emergenze, queste tragedie, i ritardi, le omissioni "sono il segno di come stiamo come società. La nostra è una società malata che ha messo al centro il denaro e il mercato ed ha smesso di guardare alle persone".
Come fare per interrompere il circolo vizioso delle ingiustie, della violenza e della delinquenza ? Sembra davvero una missione impossibile. Ma passo dopo passo, piccola conquista dopo piccola conquista, coinvolgendo sempre più persone interessate, si potrà fare.
Prima cosa tenere le luci accese sul carcere, non lasciarlo chiuso e senza voce come si vorrebbe: far uscire le notizie, conoscere le storie degli uomini e delle donne che vi sono rinchiusi, non dare niente per perso, anche una sola persona è troppo preziosa per essere "scartata".
Seconda cosa, conoscere le diversità, le provenienze, le etnie, le religioni e fare di tutto questo ricchezza, nuova conoscenza, sapienza che aiuterà anche noi a stare sulla strada del rispetto sia degli uomini che del creato.
Sollecitare l'abolizione delle misure  intollerabili, dall'ergastolo e 41 bis agli OPG. 
Aiutare nella rivendicazione di una vita più dignitosa all'interno e lavorare insieme per costruire dei veri percorsi di ritorno alla libertà su basi nuove
Non tollerare la presenza di bimbi innocenti dietro le sbarrecon le madri. I bambini incarcerati sono più di 40…Garantire cure ed assistenza a chi ne ha bisogno e quando questo non è possibile considerare necessaria la scarcerazione.
Sono tante piccole grandi conquiste, da fare insieme, tutti quelli coinvolti, anche coloro che in carcere lavorano in uno stato di estremo disagio.
Impedire con la denuncia   che il carcere diventi terreno di sfruttamento e di mercato.
Dunque nulla di trascendente, solo il rispetto delle leggi nella struttura e da parte di chi ha il compito di applicarle. Se si vuole fare giustizia, questo bisognerà impegnarsi a fare. Tenere ferma nel cuore la convinzione che l'ingiustizia genera miseria, la miseria rabbia e odio, l'odio lotte e guerre.
Le  chiese, le parrocchie, le Opere di misericordia, le associazioni di volontariato,  i centri sociali anche laici, dove si affrontano i disagi derivanti dalla crisi, non solo economica ma anche di valori, gli operatori, le istituzioni in primis debbono avere la consapevolezza che Il carcere è parte del nostro territorio, è parte della nostra vita, e come tale va considerato o, come dice e fa papa Francesco va "abbracciato".    

Vincenzo Russo
Cappellano Casa Circondariale
Sollicciano Firenze

domenica 23 ottobre 2016

venerdì 14 ottobre 2016

Maestro Ezio Bosso Premio della Cultura 2016

Maestro EZIO BOSSO sarà premiato durante la XXXIV Giornata Internazionale della Pace "Giorgio La Pira" il 6 novembre p.v. alle ore 15.00 presso la Basilica della Madonna dell'Umiltà di Pistoia.


Fonte: La Nazione


mercoledì 28 settembre 2016

In ricordo di Shimon Peres

È morto SHIMON PERES, un'icona internazionale della politica, un grande del nostro tempo. Il Centro Studi "G. Donati" che gli conferì il Premio Internazionale della Pace nel 1997 durante la Giornata Internazionale della Pace, della Cultura e della Solidarietà "Giorgio La Pira", svoltasi al Teatro Manzoni di Pistoia, ci tiene a ricordarlo e a tenerne viva la memoria.


mercoledì 21 settembre 2016

martedì 20 settembre 2016

Articolo dal Quotidiano "Avvenire"


martedì 6 settembre 2016

8 settembre 1944: Per non dimenticare

Intervento di
GIANCARLO NICCOLAI

Anche quest’anno, in occasione della ricorrenza dell’8 settembre, il Centro Studi “G. Donati” desidera – tenendo fede alla propria matrice culturale democratica ed antifascista – esprimere alcune considerazioni in merito, con l’auspicio che tale evento non si esaurisca in una sterile commemorazione, ma costituisca una nuova occasione di serena analisi storica e socio-politica, che contribuisca ad un ulteriore accrescimento morale e civile di tutta la comunità pistoiese.

La lotta di liberazione, con le teste eroiche dei suoi protagonisti, con i lutti e i drammi di migliaia di famiglie, costituisce uno dei più edificanti esempi, nel panorama storico nazionale di amor patrio e solidarietà: la tenace lotta per la riconquista della libertà e della democrazia, offese e negate dalla ventennale dittatura fascista, rappresentò la vittoria della coscienza civile degli italiani e del loro amore per la giustizia, per la pace, della loro ferma convinzione di anteporre all’interesse particolare dell’individuo l’interesse generale di tutta una comunità nazionale.

Questa accresciuta maturità democratica e di rinnovata coscienza civica testimoniano il desiderio comune di guardare avanti senza più trascinarsi i fantasmi ideologici del passato, ma consapevoli dell’importanza di quei valori che la lotta di liberazione ci ha regalati, e sui quali abbiamo impostato le basi della nostra civile convivenza di nazione unita, libera e democratica.

venerdì 2 settembre 2016

Madre Teresa: "La matita di Dio" le fu conferito dal Centro Studi "G. Donati" di Pistoia il Premio Internazionale della Pace il 3 dicembre 1995 in occasione della 12esima Giornata Internazionale della Pace 

di don Alessandro Carmignani



Domenica 4 settembre, in piazza San Pietro a Roma nella celebrazione presieduta da papa Francesco, tutto il mondo potrà assistere alla canonizzazione di Agnese Gonxha Bojaxhiu, da tutti conosciuta come Madre Teresa di Calcutta, fondatrice delle suore Missionarie della carità. Famosa da sempre per il suo impegno a favore degli ultimi, prima nella città indiana di Calcutta e poi anche in molti altri paesi, la “santa di Dio” ha un legame particolare con Pistoia. L’incrocio fra la storia di Madre Teresa e quella della nostra città avvenne esattamente il 3 dicembre 1995, non a caso nella chiesa di San Francesco gremita all’inverosimile, in occasione della tredicesima edizione della Giornata Internazionale della Pace organizzata dal Centro Studi “G. Donati”, giornata che ha visto anche negli anni successivi fino a oggi la premiazione di personalità che hanno contribuito a costruire significative esperienze di pace. In quell’occasione la “suora dei poveri” venne insignita del premio della pace come riconoscimento per la sua vita spesa totalmente al servizio dei diseredati, come testimone di un amore che non conosce limiti né barriere. La città rammenta ancora quella giornata: fu un momento storico anche se purtroppo, all’ultimo momento, a causa delle sue precarie condizioni di salute, il medico le impedì di venire a Pistoia per il premio che invece fu ritirato dalle sue suore. Madre Teresa non mancò però di inviare un biglietto di ringraziamento al presidente del Centro Studi “G. Donati” Giancarlo Niccolai che ancora oggi lo conserva gelosamente nella sua casa. In questo foglio, strappato da un piccolo quaderno a righe, di suo pugno con una matita blu scrisse “Caro sig. Niccolai, le mando tutto il mio affetto, la gratitudine per il premio e la mia benedizione. La mia preghiera va a tutti i partecipanti a questa Giornata della Pace e le chiedo di pregare per i nostri poveri, per le nostre sorelle e per me”. 



Il ricordo va soprattutto a questa piccola donna passata da Pistoia se non fisicamente almeno attraverso la presenza, in quella fredda giornata d’inverno, delle sue Missionarie della carità e il loro sari bianco a strisce azzurre. Di lei ancora oggi tutto il mondo può celebrare la sua santità attraverso i resti immortali delle sue opere e della sua eredità: i poveri e l’amore per loro.
Grazie suor Agnese e prega per noi dal cielo.

giovedì 25 agosto 2016

Terremoto in Centro Italia, 241 morti Si cercano i dispersi, aperta un'inchiesta 
Cronaca | www.avvenire.it 


È di 241 morti il bilancio ufficiale provvisorio delle vittime del devastante terremoto di magnitudo 6 che ha colpito ieri il Centro Italia. Il numero delle vittime in mattinata è stato rivisto al ribasso. In particolare si contano 184 ad Amatrice, 46 ad Arquata e 11 ad Accumoli, secondo gli ultimi dati di prefetture e Protezione civile. I feriti ricoverati negli ospedali sono 264. 215 persone sono state estratte vite dai soccorritori. Duemila gli sfollati ospitati nelle tende. Non sono ancora quantificati invece i dispersi: i soccorritori continuano a scavare a mani nude nei tre comuni più colpiti dal sisma, ma le speranze di trovare qualcuno in vita, a questo punto, sembrano poche.

Per tutta la notte si sono registrate scosse di assestamento, la più forte delle quali di magnitudo 4.5 alle 5:17 con epicentro tra Accumoli ed Arquata del Tronto. Momenti di paura e il rischio di nuovi crolli in seguito ad un'altra violenta scossa (magnitudo 4.3) che si è registrata nel primo pomeriggio alle 14.36.

Aperta un'inchiesta per disastro colposo
La procura di Rieti, nell'ambito delle indagini già in corso da ieri sul sisma ha aperto un unico fascicolo "contenitore" con l'ipotesi di reato di disastro colposo. L'inchiesta è coordinata dal procuratore capo Giuseppe Saieva e vede impegnati tutti i magistrati della procura reatina. L'inchiesta dovrà fare luce anche sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumuli.
Nelle tendopoli e nei centri di accoglienza allestiti tra Lazio e Marche è trascorsa la prima notte dopo il terremoto. Nel centro marchigiano di Arquata sono stati oltre un centinaio coloro che hanno scelto le strutture messe a disposizione dalla Protezione civile. Altri hanno invece dormito nel palazzetto di Amatrice o nelle tende portate ad Accumuli.

Nelle zone la temperatura si è mantenuta su livelli accettabili anche la notte. Quasi tutti sono quindi riusciti a dormire, pur nelle sistemazioni di emergenza. "Sono stremati dalle scosse", sottolinea uno dei soccorritori impegnati. "Abbiamo portato cibo e coperte a volontà", ha spiegato Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice. "Molti - ha aggiunto - sono stati quelli che hanno preferito cercare di dormire un po' nelle loro auto".

Spesso non lontano dalle case danneggiate dal sisma di magnitudo 6 che ieri ha squassato Lazio, Marche e Umbria, costringendo oltre 1.500 persone a lasciare le loro abitazioni.

È intanto proseguito senza sosta, nonostante il buio, il lavoro dei Vigili del fuoco per recuperare eventuali superstiti sotto alle macerie. Un lavoro delicato che ha interessato tutto il cratere del sisma. E nel quale sono impegnati 880 pompieri, con 250 mezzi, che si aggirano fra le strade spettrali di paesi che in alcuni casi, come Pescara del Tronto e Accumoli, non esistono più. Le speranze diminuiscono con il passare delle ore, ma nons ono ancora spente: a Pescara del Tronto una bambina di 10 anni è stata salvata dopo 17 ore.

"Il numero dei morti continua a crescere e ad Amatrice siamo già a oltre 200", ha intanto detto il sindaco della cittadina Sergio Pirozzi. Le ricerche si stanno concentrando nell'area dell'hotel Roma, dove risultavano registrate 32 persone. Due sarebbero nella lista dei dispersi. L'altro fronte è in via Grifoni, dove si trova un istituto religioso. Qui ieri risultavano disperse 7 persone, tra cui 3 suore e 4 anziane ospiti: questa mattina sono state recuperate 3 salme, ma ancora non sono state identificate. Il vescovo di Rieti, Domenico Pompili, è sul posto.

Il governo stanzierà 50 milioni subito
"Il Governo stanzierà immediatamente già oggi nel Consiglio dei ministri 50 milioni di euro" per gestire l'emergenza; lo ha confermato il vice-ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini.

FONTE: http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/terrenoto-centro-italia-prima-notte-in-tenda.aspx

martedì 16 agosto 2016

In ricordo di Giuseppe Donati e Alcide De Gasperi da parte del Centro Studi "G. Donati"

In ricordo di Giuseppe Donati e Alcide De Gasperi 
da parte del Centro Studi "G. Donati" 

Per il Centro Studi “Giuseppe Donati” di Pistoia agosto è un mese per ricordare. In questo periodo dell’anno, infatti, sono venuti a mancare due dei personaggi che hanno ispirato e, ispirano ancora oggi, l’operato del nostro Centro basato su progetti di politica democratica, di pace, cultura e solidarietà. 

Le due figure di cui parliamo sono: Giuseppe Donati (Parigi, 16 agosto 1931), da cui il Centro Studi di Pistoia prende il nome e Alcide De Gasperi (Borgo Valsugana, 19 agosto 1954). 

L'elemento che accomuna la vita di queste due straordinarie figure di uomini si realizza nella concezione stessa della politica come attività di servizio, che unisce e costruisce e non di potere, che, invece, prevarica e divide. Tali esempi dovrebbero costituire un valido riferimento nonché un monito per l'attuale classe politica del nostro paese. 



Giuseppe Donati fece del giornalismo una scuola di vita, una missione pagata a caro prezzo, e lasciò un’impronta di raro coraggio contro la violenza, la prepotenza, la falsificazione e la prevaricazione del fascismo. L’eredità che ci ha lasciato è enorme. In anni così complicati, infatti, la sua testimonianza spirituale, la sua intransigenza morale, la sua forza indomabile di combattente, di militante, sono le uniche energie con cui potremo ritrovare il senso di una battaglia che ci chiederà segni e gesti di coerenza e di capacità di dialogare senza ghetti e senza paura. 



Alcide De Gasperi, cofondatore e dirigente della Democrazia Cristiana, nutrì fin da giovane idee d'ispirazione cristianosociale. In qualità di parlamentare si oppose con decisione al fascismo, motivo per il quale, dopo essere stato isolato dal regime, venne successivamente incarcerato. Quello di De Gasperi fu, forse, il primo governo improntato sull'impegno umano e politico, volto a rinnovare l’Italia di quel tempo. 

Pensare a queste figure deve essere utile, oggi più che mai, per pensare ad un mondo più democratico, ad un mondo lontano da guerre e personalismi, rivolto all’altro, al più debole e per questo il Centro Studi “G. Donati” vuol continuare a ricordarli per tenere vivo il loro esempio, le loro parole, i loro insegnamenti anche e soprattutto per le generazioni future.

GIANCARLO NICCOLAI 
Presidente Centro Studi "G. Donati"

mercoledì 3 agosto 2016

Il ricordo del Vescovo emerito Mansueto Bianchi

IL RICORDO DEL CENTRO STUDI "G. DONATI" DEL VESCOVO EMERITO MANSUETO BIANCHI 




È scomparso il Vescovo emerito Mansueto Bianchi. 
Questo Centro Studi ha appreso la notizia con grande dolore ricordando la sua guida sapiente, i suoi saggi consigli e la sua collaborazione illuminata a molte iniziative intraprese. Tra queste, l'organizzazione delle Giornate Internazionali della Pace, della Cultura e della Solidarietà "Giorgio La Pira" da lui volute in Cattedrale di Pistoia. 
Sarà ricordato con stima e riconoscenza. 

Giancarlo Niccolai 
Presidente Centro Studi "G. Donati" - Pistoia

martedì 2 agosto 2016

Articolo don Alessandro Carmignani

"C'è bisogno di una nuova strada da percorrere: quella del dialogo, del confronto e dell’incontro soprattutto fra musulmani e cristiani di buona volontà che cercano di costruire la casa comune della pace."
Di don Alessandro Carmignani
Responsabile Cultura del Centro Studi "G. Donati" di Pistoia



“È guerra ma non di religione”: queste le parole che Papa Francesco ha gridato forte alla GMG di Cracovia davanti a centinaia di migliaia di ragazzi e al mondo intero. Parole controcorrente che indicano la via da percorrere, quella del dialogo, del confronto e dell’incontro soprattutto fra musulmani e cristiani di buona volontà che cercano di costruire la casa comune della pace.
L’appello della comunità islamica francese a tutti i fedeli musulmani dopo i fatti tragici avvenuti in Francia, in special modo dopo l’uccisione di padre Jacques Hamel mentre celebrava la messa, cioè di partecipare alla celebrazione eucaristica, è la dimostrazione evidente che qualcosa sta cambiando e che nuove prospettive di incontro si sono aperte. Da oggi nessuno potrà più bloccare o chiudere questo desiderio del cuore che vede la fatica della fiducia come l’unica strada possibile da percorrere. E il Centro Studi “G. Donati” già da anni fa la sua parte per creare occasioni di incontro per la pace, come nel 2012 in occasione della Giornata della pace che da ormai trentatré anni organizza a Pistoia e in cui volle insignire con il premio Izzeddin Elzir, presidente della Unione delle Comunità Islamiche d’Italia (UCOII), riconoscendo “il suo impegno per un Islam non violento, aperto all’integrazione, che rispetta la libertà di scelta riconoscendo e rispettando i valori altrui”. Anche nel nostro territorio pistoiese le esperienze di incontro e solidarietà fra cristiani e musulmani trovano una bella evidenza nelle comunità parrocchiali di Marliana, Vicofaro e Ramini che da diversi mesi accolgono profughi anche di fede musulmana e che domenica scorsa hanno partecipato alla messa in segno di solidarietà con i cristiani e contro la violenza e il terrorismo. Occasione per dire a voce alta, con le parole di Oumarou giovane maliano accolto dalla comunità cristiana di Marliana da oltre due anni, e insieme agli altri fedeli musulmani, che “Dio è pace, e come comunità umana Dio ci chiama alla pace superando tutte le paure, rimanendo aperti a un cammino di giustizia e riconciliazione”. Dopo queste parole, davanti alla comunità riunita in preghiera, un grande applauso di liberazione e lo scambio fraterno della pace. Costruire la pace significa soprattutto valorizzare quei segni di solidarietà che viviamo accanto e da lì partire per costruire un mondo riconciliato. È con questo spirito che anche quest’anno, il 6 di Novembre nella basilica della Madonna dell’Umiltà, il Centro Studi “G. Donati" organizza la XXXIV Giornata della Pace, della Cultura e della Solidarietà, che vedrà tra i premiati anche padre Jihad Youssef, della comunità monastica di Mar Musa, a pochi chilometri da Damasco in Siria, la stessa di cui fa parte padre Paolo Dall’Oglio, rapito più di tre anni fa a Raqqa e della cui sorte non sappiamo ancora nulla. Sarà questa un’occasione, contro i profeti di sventura presenti anche in mezzo alla comunità cristiana, per testimoniare che la pace è possibile.