Premio Letterario Internazionale di Narrativa e Poesia "Giorgio La Pira"

Il mondo di oggi ha bisogno sempre più di persone che sappiano “convertire in investimenti di pace gli investimenti di guerra, trasformare in aratri le bombe, in astronavi di Pace i missili di guerraGiorgio La Pira

venerdì 22 aprile 2016

25 Aprile

Dal CENTRO STUDI “G. DONATI” di PISTOIA 25 Aprile 1945: 
FARE MEMORIA ALLA RESISTENZA, ALLA GUERRA DI LIBERAZIONE, AI MASSACRATI, AI FUCILATI, AI TORTURATI 


Il 25 aprile 1945 il popolo in armi sorretto dalla forza degli eserciti alleati mise la parola fine ad un regime che per oltre 20 anni aveva conculcato ogni libertà per gettarlo su una guerra ingiusta e sanguinosa contro gli altri popoli. 

La Resistenza, ripetiamo, non sarebbe stata possibile senza un saldo patrimonio morale e si poté sviluppare perché nelle città, nelle campagne, nelle parrocchie, nella società civile all’interno di ogni ceto si alimentò la ribellione morale all’oppressione. 

La liberazione dal giogo nazifascista portò alla proclamazione della Repubblica Democratica e alla Costituzione. I nuovi Istituti Democratici, scelti liberamente dal popolo italiano, hanno portato alla formazione delle Regioni e ad un forte progresso economico e sociale, oggi ostacolato, dalla crisi economica finanziaria mondiale scoppiata nel 2008. 

Negli anni successivi il popolo italiano ha potuto constatare che nel sistema istituzionale creato dalla Costituente nel 1946/47 esistano delle lungaggini perché le due Camere Legislative hanno uguali poteri e quindi tutte le leggi hanno un lungo iter che mal si concilia con la rapidità delle tecniche moderne in uso nei mercati, nelle banche e nell’editoria, tutto ciò rappresenta un freno a leggi rapide ed efficaci. 

L’attuale governo ha promosso un ampia riforma costituzionale che semplifica questo iter complesso, specializzando il Senato, che non darà più la fiducia agli Esecutivi, nel rapporto fra Stato Centrale, Regioni e fra l’Italia ed i suoi alleati nell’Unione Europea, sopprimendo di fatto le Province. 

Questa modificazione è compiuta nel pieno rispetto della Costituzione nata dalla Resistenza e dalla vittoriosa insurrezione del 25 Aprile 1945. Ed è stata approvata dalle due Camere del Parlamento. 

L’ultima parola dovrà dirla il popolo sovrano, come è giusto che sia, approvando oppure respingendo quanto ha deliberato il Parlamento della Repubblica. Tutto questo è possibile perché il 25 Aprile 1945 il popolo italiano unito dalla Resistenza riconquistò libertà e democrazia. 

CENTRO STUDI “G. DONATI” di PISTOIA 
Responsabili della Comunicazione: Marco Gasperini; Maurizio Gori; Chiara Colombo; Massimiliano Filippelli

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