Premio Letterario Internazionale di Narrativa e Poesia "Giorgio La Pira"

Il mondo di oggi ha bisogno sempre più di persone che sappiano “convertire in investimenti di pace gli investimenti di guerra, trasformare in aratri le bombe, in astronavi di Pace i missili di guerraGiorgio La Pira

sabato 2 aprile 2016

"Le nuove generazioni sono la nostra speranza per un futuro di pace"


Venerdì 1 aprile, nell’Antico Palazzo dei Vescovi a Pistoia si è tenuto  un incontro dal titolo: “L’impronta di Papa Francesco nella Chiesa: la coerenza di un cattolicesimo praticante nella prospettiva di un nuovo umanesimo“. 

All’iniziativa, promossa dal Centro Studi "G. Donati" e in prima persona dal suo Presidente Giancarlo Niccolai, moderata da don Alessandro Carmignani, sono intervenuti in successione: il Senatore Paolo Corsini; il Senatore Vannino Chiti, ed il Vescovo di Pistoia S.E. Mons. Fausto Tardelli


Prima nota di rilievo: la sala era gremita in prevalenza di alunni dell’Istituto delle Suore Mantellate, del Liceo Classico e dell’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Socio-Sanitari di Pistoia L. Einaudi. Inoltre due giovani, rappresentanti degli studenti, hanno preso posto al tavolo delle “autorità” a significare che questa iniziativa è stata volutamente rivolta, soprattutto, alle nuove generazioni. Infatti è ad essi che Papa Francesco particolarmente si rivolge, perché siano consapevoli costruttori di un rinnovato umanesimo.
Don Alessandro Carmignani, dopo il saluto di benvenuto agli autorevoli relatori e ai partecipanti si è rivolto nel suo breve ma intenso e sentito intervento specialmente ai giovani. Ha ricordato che un altro titolo dell’incontro, sarebbe potuto essere “Francesco un cattolico praticante” per significare che per il Papa attuale la “realtà” è superiore all’ “idea”. Ha terminato sintetizzando con tre sostantivi la figura del Vescovo di Roma e più in generale del Cristiano: Umiltà disinteresse e Beatitudine. 

L’intervento del Senatore Paolo Corsini, professore Universitario a Parma, è stato una sorta di “Lectio Magistralis” difficilmente riassumibile in poche righe (e per questo sarà pubblicato integralmente in seguito). Ha Presentato Papa Francesco come una personalità dirompente, ricordando il ruolo di pacificazione nei rapporti USA-Cuba, la sua difesa delle minoranze cristiane in Siria ed in Africa. Ha sostenuto che gli assi portanti di questo pontificato sono: il dialogo, il discernimento e la frontiera. Ha ricordato, infine, che la traduzione scorretta lessicalmente, ma pregnante di significato del motto papale è “misericordiando”: l’atteggiamento di Gesù che ci chiama uno ad uno, singolarmente, avendo compassione delle nostre debolezze e amandoci di un amore misericordioso.

L’intervento del Senatore Vannino Chiti, già presidente della Regione Toscana e Presidente della Commissione Rapporti con il Parlamento Europeo del Senato, ha avuto un taglio più personale e “politico” nella sua accezione più alta difficilmente riassumibile in poche righe (anche in questo caso si rimanda alla sua pubblicazione integrale). Tra gli altri aspetti il senatore pistoiese  ha sottolineato la novità dello stile di papa Francesco, sin dalla sua prima apparizione, appena eletto, quando si presentò, dopo l’incipit colloquiale “Buona Sera”, come Vescovo di Roma: preconizzando l’impulso che avrebbe dato all’ecumenismo e richiese agli astanti  di pregare per lui prima di impartire la benedizione Apostolica. Ha ricordato concludendo che non si esce dalla crisi senza “valori condivisi” tra credenti e non credenti (incentrati sui valori della persona umana, della non violenza e del dialogo)  e l’importanza dell’ “Ecologia” ben illustrata dalla enciclica di Papa Francesco “Laudato sii”.

L’intervento di S.E. Mons. Fausto Tardelli è stato così significativo e con note personali che si rimanda alla successiva pubblicazione integrale. Ha colpito l’uditorio quel parlare del papa come: “Uomo di grande Umanità, Uomo di grande comunicativa, Uomo che guarda dentro il cuore, Uomo di Spirito, Uomo che rompe gli schemi.

Il Presidente del Centro Studi "G. Donati" di Pistoia Giancarlo Niccolai stamattina, sulle pagine de La Nazione, ha tenuto a sottolineare quanto fondamentale è la presenza di giovani in occasioni come queste: "C'erano quattro scuole della città che hanno discusso di temi importanti e aggiungerei necessari alla società di oggi. Si parla di un'impronta papale che mira all'integrazione, all'accoglienza, all'umiltà. 
Le nuove generazioni sono la nostra speranza per un futuro di pace".


Al termine ci sono stati numerosi interventi degli astanti:  particolarmente significativo quello di un giovane che ha chiesto quanto fosse “autentica” la figura di Papa Francesco, in un mondo mediatico di finzioni.
La risposta è lasciata al lettore.

Testo di:
Prof. Ing. Ph. D. Carlo Bartoli

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