Premio Letterario Internazionale di Narrativa e Poesia "Giorgio La Pira"

Il mondo di oggi ha bisogno sempre più di persone che sappiano “convertire in investimenti di pace gli investimenti di guerra, trasformare in aratri le bombe, in astronavi di Pace i missili di guerraGiorgio La Pira

mercoledì 16 marzo 2016

XXXVIII Anniversario strage di Via Fani


Nel giorno che ricorda l'attacco alla democrazia di un paese che stava vivendo la stagione degli anni di piombo, davanti al monumento che ne segna la ricorrenza contro l'oblio e a futura memoria, si è commemorato l'agguato di Via Fani del 1978 in cui morirono i cinque uomini della scorta e sequestrarono Aldo Moro. Lo Statista stava per recarsi alla Camera dei Deputati per il nuovo governo di solidarietà nazionale che includesse anche il Partito Comunista nella maggioranza quando, all'incrocio fra Via Fani e Via Stresa, i terroristi delle brigate rosse in poco tempo e con efficacia militare entrarono in azione.
Alla commemorazione davanti al monumento "Memoria Storica" in Piazza Mazzini, erano presenti il Vicesindaco Daniela Belliti; il Prefetto Angelo Ciuni; il Presidente del Centro Studi "G. Donati" Giancarlo Niccolai; il Questore Salvatore La Porta; studenti delle scuole superiori; una delegazione di lavoratori dell'Hitachi Rail e rappresentanti delle forze dell'ordine.

Un intervento del Vicesindaco Belliti e poi uno del Prefetto Ciuni per ricordare quel momento drammatico nella storia repubblicana in cui era in gioco la libertà e la democrazia da una scontro terroristico che ne segna l'apice ma anche la fine successiva per il rinsaldarsi delle varie componenti civili della nazione di fronte ad un attacco che ne voleva piegare la resistenza.
Gli uomini della scorta che hanno perso la vita per difendere Aldo Moro sono dei martiri che hanno testimoniato con il sacrificio della vita il valore della libertà, di contro ad un nuovo pericolo che è più insidioso e meno visibile, quell'egoismo collettivo che sfalda una società in tanti atomi senza appartenenza dove è più difficile una resistenza comune ad “attacchi esterni.
Dopo l'assassinio di Aldo Moro il paese reale slitterà verso il riflusso degli anni '80 e la fine degli anni di piombo ma dove la corruzione dei partiti esploderà a breve per arrivare alla fine della Prima Repubblica.

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